Il mondo del tatuaggio non smette mai di evolversi e il 2025 si preannuncia come un anno ricco di novità. Gli addetti ai lavori parlano di un panorama in fermento, dove convivono tradizione e sperimentazione: da una parte il fascino senza tempo di soggetti come fiori, animali e ritratti, dall’altra la voglia di osare con stili che mescolano arte digitale, illustrazione e design minimalista. Anche le palette di colore si fanno più ampie e audaci, ma resta intramontabile l’amore per il bianco e nero, spesso valorizzato da un singolo dettaglio acceso capace di dare profondità e personalità al disegno.
Quali sono le principali tendenze per il 2025?
«Il 2025 è l’anno della sperimentazione» raccontano i docenti dell’Accademia Gilmont, punto di riferimento per chi vuole trasformare una passione in un vero lavoro grazie ai corsi riconosciuti dalla Regione Lazio, che permettono di abilitarsi alla professione e aprire il proprio studio.
«Stiamo assistendo a una crescita importante del micro-realismo, ma anche a un ritorno dei ritratti classici, spesso reinterpretati con elementi geometrici o minimalisti per dare un tocco più contemporaneo».
C’è chi sceglie colori accesi per piccoli particolari, chi resta fedele al bianco e nero arricchendolo con sfumature raffinate. L’idea è sorprendere senza rinunciare all’eleganza».
Come descrivereste lo stile del micro-realismo e perché sta conquistando sempre più persone?
«Il micro-realismo è una piccola magia sulla pelle. Parliamo di tatuaggi di dimensioni ridotte, ma curati in ogni dettaglio, tanto da sembrare fotografie in miniatura. È perfetto per chi desidera un tatuaggio discreto ma capace di stupire: un occhio, un volto, una foglia… soggetti che, pur essendo minuscoli, riescono a trasmettere emozione grazie a sfumature e giochi di luce».
I ritratti stanno diventando sempre più popolari, spesso combinati con elementi geometrici o minimalisti: cosa spinge clienti e tatuatori a scegliere questo mix?
«È un modo per dare un tocco contemporaneo a un classico intramontabile. Un volto racchiuso in un cerchio o attraversato da una linea spezzata crea equilibrio tra realismo e design. Chi sceglie questo stile vuole raccontare una storia personale, ricordare una persona cara o semplicemente portare sulla pelle un’opera d’arte che dialoghi con le tendenze del momento».
In che modo preparate i futuri tatuatori ad affrontare un settore in continua evoluzione e a distinguersi con uno stile personale?
«All’Accademia Gilmont non ci limitiamo a insegnare la tecnica» spiegano i docenti. «Formiamo i nostri allievi su più livelli: disegno tradizionale e digitale, conoscenza dei materiali, norme igieniche, psicologia del cliente e persino marketing sui social. L’obiettivo è che ogni studente sviluppi un linguaggio artistico unico. Solo chi riesce a unire competenza e identità stilistica può emergere in un mercato così competitivo. Offriamo anche supporto per l’apertura di un proprio studio tattoo, dalla ricerca del locale alla sua eventuale ristrutturazione, così da trasformare davvero un sogno in una carriera concreta».